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Cambio automatico: i perché di un successo che non arriva

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Solo il 10,12 per cento delle vetture immatricolate in Italia nel 2010 (che sono state 1.961.463) hanno la trasmissione automatica. Alla base della rinuncia sono il timore che si rompa e l’impressione che renda difficile la guida.

Nel 2010 il mercato italiano ha fatto complessivamente registrare 1.961.463 immatricolazioni di vetture di cui 199.840 con cambio automatico per un 10,12% di scelta globale. Un segno, evidentemente, che gli italiani sono ancora legati alle trasmissioni manuali. Per diversi motivi.

Intanto esaminiamo nel dettaglio la tipologia delle vetture che sono state scelte con cambio automatico:

  • city car  8.585                                (2,16% del totale immatricolato)
  • vetture utilitarie 13.021            (1,60% del totale immatricolato)
  • vetture medie 40.921                 (8,93% del totale immatricolato)
  • vetture medio-grandi 89.963  (35,84% del totale immatricolato)
  • vetture grandi 42.467                (92,07% del totale immatricolato)
  • vetture di lusso 4.883                 (82,27% del totale immatricolato)

I dati ci forniscono indicazioni importanti: mano a mano che si cresce con le misure dell’auto cresce anche la propensione alla scelta del cambio automatico. Una trasmissione che ha nel comfort la sua carta migliore, perché risparmia alla gamba sinistra (quella che aziona il pedale della frizione quando il cambio è manuale) una serie di flessioni che a lungo andare possono provocare artrosi oppure altri malanni.

Molto bassa la quota di chi sceglie il cambio automatico per city car, utilitarie e medie: l’aumento del costo della vettura che ovviamente accompagna la scelta fa da freno. La percentuale di chi sceglie la trasmissione automatica per un’auto medio-grande è in linea con quella di molti paesi della UE. Ma nel nostro caso anche una percentuale ragguardevole deve fare i conti con la struttura del mercato italiano che non è certo quella dei mercati tedeschi, inglese e, soprattutto giapponese e americano.

Fra le ragioni della mancata scelta di un cambio automatico non c’è solo quella del prezzo ma anche della convinzione di un più difficile uso. In realtà bastano pochi chilometri per scoprire la facilità con cui si guida una vettura con cambio automatico. Per esempio, sul mercato americano il cambio manuale praticamente non esiste soprattutto nella scelta della clientela più agée: le signore di settant’anni si troverebbero in difficoltà a usare un cambio manuale.

Alla categoria di automobilisti che avrebbe i maggiori vantaggi dal cambio automatico, i tassisti, ho chiesto ripetutamente perché tale tecnologia non sia così popolare. La risposta è stata sempre la stessa: il cambio automatico consuma di più e si rompe. Pensare che, per esempio, in Germania i tassisti usano solo auto con cambio automatico. Ma in Germania le vetture sono Mercedes oppure Bmw, quindi taglia XL, mentre nelle nostre città i taxi non hanno un’identità di marca e taglia  precise e in molti casi sono modelli di utilitaria.

(Tratto da un articolo di Nestore Morosini pubblicato su Auto News il 24/06/11)Share

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