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Auto aziendali: prevista una ripresa del 5% nel 2011

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Auto aziendali: dopo il recupero del 2010 prevista una ripresa del 5% nel 2011

L’analisi di Sirio Tardella, direttore del Centro Studi Unrae, mette a fuoco  l’andamento del mercato dei privati che nel 2010 ha subito un calo del 15,75%. Nonostante le contrazioni che ancora si riscontrano negli acquisti delle società di noleggio a lungo termine e in quelli di imprese e società per i propri impieghi aziendali, Tardella sottolinea che l’andamento delle auto aziendali è stato comunque decisamente migliore ed in ripresa rispetto al 2009. “Non va dimenticato – dice Tardella – che il comparto dell’auto aziendale aveva mediamente perso quasi il 30% nel 2009”.

Il recupero dell’anno scorso dovrebbe continuare nel 2011 con un incremento che potrebbe attestarsi intorno al 5% anche per il noleggio a lungo termine e per gli acquisti di imprese e società. È questa la valutazione espressa da Mauro Tedeschini che ha analizzato, sempre per il primo numero di Auto Aziendali Magazine, le prospettive per il 2011, intervistando anche esponenti del settore auto. “Per il 2011 – afferma Tedeschini – è un cauto ottimismo a prevalere”. “Nel secondo semestre del 2010 abbiamo già registrato importanti segnali di ripresa del mercato flotte” – ha dichiarato a Tedeschini Marco Terrusi, responsabile flotte di Mercedes-Benz – “Le grandi aziende hanno cominciato a rinnovare i loro parchi e questo ci fa essere ottimisti”. Gli fa eco Guido Montanari, direttore vendite di Citroen Italia: “Riteniamo probabile una lieve crescita delle vendite ad aziende: avremo due lanci importanti come la C4 e la C0 elettrica, interessante per le flotte”. Più cauto Lodovico Rascacci, responsabile vendite flotte del gruppo Volkswagen, gruppo che ha però ottenuto buoni risultati già nel 2010: “le previsioni non si discostano molto dai volumi 2010: avranno un ruolo importante i nuovi modelli come Audi A1 e A6, Volkswagen Touran, Sharan e soprattutto Passat, nonché la Seat Alhambra”. Le prospettive a breve e medio termine potrebbero essere ancora migliori se il trattamento fiscale dell’auto aziendale venisse uniformato agli standard europei. “Anche con interventi limitati come l’innalzamento della detraibilità dell’Iva dal 40 al 50% o l’aumento del limite fiscalmente rilevante per gli ammortamenti da 18.000 euro a 25.822 euro – ha dichiarato Fabrizio Longo, direttore vendite di BMW Group, citando uno studio del Certet – sarebbe possibile ottenere uno stimolo importante e naturale per il mercato con benefici in termini di volumi di vendita quantificabili tra 50.000 e 75.000 vetture all’anno”.

Fonte: Auto Aziendali Magazine – Comunicato stampa del 28 gennaio 2011Share

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